Descrizione Progetto

UN TOCCO DI CLASSE 

L’occupazione delle Officine Reggiane 1950-51

23 aprile  – 31 ottobre 2022

Ideata e prodotta dalla Cgil di Reggio Emilia in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Spazio Gerra e Stu Reggiane, “Un tocco di classe. L’occupazione delle Officine Reggiane 1950-51” è una mostra dedicata alla storia dell’occupazione delle Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia. Un’occupazione durata un anno tra l’ottobre del 1950 e l’ottobre 1951, la più lunga della storia d’Italia.

WEEKEND INAUGURALE 

Sabato 23 aprile ore 16:30

All’evento inaugurale sono intervenuti: Valerio Bondi, Segreteria CGIL Reggio Emilia, Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia, Francesca Re David, sindacalista, politica e segreteria nazionale della CGIL e Luca Baldissara, Storico e Professore dell’Università di Pisa. A seguire, performance musicale di Max Collini e Jukka Reverberi. Il video dell’inaugurazione è disponibile sulla pagina Facebook di Spazio Gerra e su quella della CGIL Reggio Emilia

Video inaugurazione

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UN TOCCO DI CLASSE

L’occupazione delle Officine Reggiane 1950-51

La mostra è una produzione di CGIL – Camera del Lavoro di Reggio Emilia ed è stata realizzata in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Spazio Gerra e Stu Reggiane, si compone di circa 100 fotografie originali dell’epoca, e viene ospitata negli spazi del Capannone 18 dell’area Reggiane oggetto di ristrutturazione negli anni scorsi ( si tratta dell’ex capannone di assemblaggio telai del settore ferroviario), riportando la storia di quel conflitto nella sua “naturale dimensione”.

Oltre ad offrire una cronologia degli eventi, la mostra, che organizza un insieme di materiali estremamente eterogeneo, originale e di qualità sia estetica sia contenutistica in senso storico-documentale, si compone di quattro sotto-aree tematiche che riguardano:

  • Il lavoro – l’autogestione produttiva, l’idea di riconversione della fabbrica contro la dismissione delle attività e i licenziamenti, l’idea del controllo diretto degli operai e dei tecnici sulla produzione, rappresentata dal trattore R60 che venne ideato e realizzato dai lavoratori durante l’occupazione.
  • I conflitti e la costruzione della comunità operaia di lotta
  • La solidarietà che accompagnò quella durissima vicenda di resistenza sociale – la solidarietà alimentare e delle categorie produttive che contribuirono a sostenere economicamente lo scontro, quella degli intellettuali verso le maestranze nella fase di generalizzazione del conflitto e quella tra movimento operaio e movimento bracciantile, tra città e campagna, per citare gli esempi più rilevanti.
  • Le biografie: tredici biografie di protagonisti che rappresentano il lascito di quella lotta nella costruzione del “modello reggiano” negli anni sessanta e settanta

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CIRCUITO OFF – Fotografia Europea 2022

La mostra è inserita anche nel Circuito Off di Fotografia Europea, si configura altresì come occasione di contaminazione con artisti contemporanei. Simone Ferrarini, del Collettivo FX, realizzerà due opere di street art di grandi dimensioni proponendo al visitatore una chiave di lettura contemporanea dei contenuti dell’esposizione. Mentre Massimo Zamboni, musicista, fondatore dei CCCP poi CSI e scrittore, presterà la propria voce leggendo alcuni testi tratti dal “Diario dell’occupazione di Bleki”, stralci di comizi tenuti durante l’anno di lotta e brani tratti dai quotidiani dell’epoca e dal bollettino interno alla fabbrica. Ad ognuna delle 15 immagini che scandiscono l’anno di occupazione infatti corrispondono appositi QRCode attraverso cui ascoltare i brevi audio-racconti.

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AUDIO NARRAZIONI 

Disponibili su www.alimentaricult.it

Il percorso espositivo viene completato da audio-narrazioni e da materiali documentali, sia originali dell’epoca (in gran parte i fogli e i bollettini di lotta stampati durante la vertenza) sia realizzati per l’occasione, che supportano e accompagnano il visitatore in un viaggio nel tempo attraverso le fasi di quella lotta.
La mostra, le cui foto sono state reperite dai fondi di quattro archivi storici (Archivio storico Cgil Nazionale, Archivio storico Camera del Lavoro Reggio Emilia, Fototeca Panizzi, Archivio Istoreco), rappresenta, inoltre, un omaggio ad un’esperienza di fotografia militante, quella del Gruppo Artigiani Fotografi (GAF) di Reggio Emilia.

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INIZIATIVE COLLATERALI

Sono previsti lungo il periodo espositivo che terminerà il 31 Ottobre, una serie di iniziative collaterali in via di definizione che si svolgeranno all’interno della mostra o la riguarderanno. In programma sono previste, la realizzazione di un progetto audio sull’occupazione artistica delle Reggiane a cura delle blogger Travel On Art e la realizzazione di una striscia a fumetti ambientata nel 1950-51 ad opera dei fumettisti Matteo Casali e Tommaso Ronda 

Tra queste è già in programma sabato 21 maggio, dalle ore 17 alle 19 presso il Parco Innovazione, Capannone 18 la messa in scena dello spettacolo della Compagnia Teatrale MaMiMò:

 “Arte Operaia” spettacolo teatrale in cinque stazioni. Durante l’occupazione delle Reggiane del 1950-51 gli operai diedero vita a dibattiti, cineforum, pubblicazioni di giornali di fabbrica, scrittura di racconti, poesie, canzoni e la messa in scena di opere teatrali. Attraverso musica, narrazioni e testimonianze degli attori in scena, lo spettacolo del Centro Teatrale MaMiMò animerà il Capannone 18 e si snoderà attraverso 5 “stazioni” che prenderanno vita al passaggio delle persone.

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